BRICK #1: EL DORADO
di Tobias Tycho Schalken
Il libro rivelazione di un artista visivo totale, che si esprime attraverso una varietà di linguaggi alternando racconti a fumetti, dipinti surrealisti, sculture, installazioni.
Un’opera antologica suggestiva e potente, con continui e sorprendenti cambi di registro, che ha conquistato i lettori europei ed è entrata nella Sélection Officielle del Festival internazionale del fumetto di Angoulême 2021.
Le storie di Eldorado parlano di adolescenti inquieti, solitudini, difficili rapporti familiari, frammenti di quotidiane Apocalissi. Narrazioni poetiche che evocano sconfinati mondi interiori, con disegni che a tratti ricordano maestri del fumetto come Mazzucchelli, Tomine e Schrauwen, accompagnati da opere d’arte che ne anticipano o ne prolungano le atmosfere.
«Eldorado e? il primo libro estero della neonata collana Brick. Un libro inclassificabile, fatto di fumetti, illustrazioni, disegni, fotografie, sculture, un miscuglio complesso ma estremamente semplice da accogliere, da leggere attraverso le immagini e la loro successione, quindi esempio bizzarro ma canonicamente fumetto al 100%. Eldorado non ha tempi di lettura suggeriti, puo? durare quanto un racconto ma puo? espandersi nelle riletture, le seconde e terze visioni a cui spinge un oggetto cosi? vario e polisemico. Puo? anche essere divorato in un lampo, dandogli solo una sfogliata; crescendo brutalmente nello stomaco del lettore, lasciandogli l’impronta di storie mai lette ma cresciute nel corpo ospite come semi dell’albero dei ricordi degli altri» — Ratigher
«Eldorado è un simbolo del luogo ideale dei nostri desideri: quel luogo dove tutto è perfetto e dove ciascuno di noi vorrebbe essere, sapendo che non potrà mai raggiungerlo. È un luogo che cambia nel tempo, a seconda delle età della vita. La malinconia legata allo scorrere del tempo è un aspetto importante di questo libro» — Tobias Tycho Schalken
BRICK #2: JUNGLE JUSTICE
di Lise & Talami
“Sarebbe bene liberarsi della biomassa umana… La soglia vegetale accettabile è stata superata da troppo tempo. È ora di agire. Da oggi riconosceremo una sola giustizia: la Giustizia della Giungla!”. Le specie vegetali costituiscono l’80% dell’intera massa vivente del pianeta. E se si fossero stufate di noi? Una guerra rocambolesca contro l’umanità condotta a colpi di giganteschi robot e autostrade verdi. La fine dell’Antropocene non è mai stata così divertente come nel nuovo apocalittico fumetto di Lise & Talami, già vincitori del Premio Micheluzzi 2019. Eco-mostri, battaglie surreali, giardinaggio estremo: il secondo fantascientifico titolo della collana Brick, diretta da Ratigher per Coconino Press. L’Uomo distruggerà la Terra, si dice da trent’anni. L’Uomo distruggerà l’Uomo, ammoniscono gli scienziati in tempi più recenti. Questo libro racconta invece che la Terra distruggerà l’Uomo. L’alleanza di piante, funghi e specie viventi si ribellerà al consumo del suolo, alla cementificazione sfrenata, all’inquinamento e sradicherà la razza umana dal nostro (loro?) pianeta, segnando la fine di un’era alla quale avevamo appena dato un nome. L’Antropocene svanirà tra battaglie di enormi robot dalle sembianze animali, reti di connessioni organiche, infrastrutture brulicanti come autostrade di gelsomini e prezzemolo che ricopriranno tutto il pianeta. Cacciatori e consumatori di bistecche, deforestatori, abitanti di mega-condomini con parcheggi multipiano, tremate! Sta arrivando la Riconversione Verde! Riuscirà l’umanità intontita e cieca a reagire? Il risultato sembra scontato, ma assistervi attraverso le pagine dense di gag surreali di Jungle Justice è dannatamente divertente. Una risata ci estinguerà.
«Pensiamo le storie insieme, a volte c’è una sorta di antagonismo: ognuno spara la sua storia e la migliore o la più difficile passa. Altre volte cerchiamo di unire le due idee, soddisfacendo entrambi… È uno stile sperimentale. C’è sicuramente la ricerca, ma anche un desiderio di sfida» — Lise & Talami
BRICK #3: 2120
di George Wylesol
Sei Wade Duffy, un tecnico informatico. Ti hanno mandato al numero 2120 di MacMillan Drive, un anonimo edificio di periferia, per riparare un computer. Ancora non lo sai, ma stai per entrare in un incubo. Un graphic novel interattivo, a metà tra una storia a bivi e un videogioco “punta e clicca” nella tradizione di Monkey Island e Grim Fandango, tutto raccontato in soggettiva, immerso nelle disturbanti atmosfere delle Backrooms e dell’horror liminale di ultima generazione. Il terzo, inquietante titolo della collana Brick di Coconino Press: un nuovo autore americano, un viaggio nel weird, una rivelazione che amplia i confini del racconto a fumetti. Wade Duffy è un tecnico di computer di mezza età, mandato in un anonimo edificio di periferia per riparare un guasto. Quando entra al numero 2120 di Macmilian Drive la porta si chiude ermeticamente dietro di lui, e a Wade non rimane che esplorare le spoglie e inquietanti stanze della sua prigione. Il luogo sembra abbandonato: un labirinto di cunicoli e corridoi infiniti, lunghe file di porte che a volte si aprono e a volte no, locali vuoti che contengono misteriosi biglietti e assurdi indizi, scale, vicoli ciechi… e, da un certo punto in poi, una serie di strani personaggi che iniziano a popolare questo incubo apparentemente senza via d’uscita. Ad ogni pagina si moltiplicano le scelte possibili, ed è il lettore a determinare il percorso di Wade. I misteri di MacMilian Drive 2120 sembrano accumularsi senza soluzione, ma alla fine tutte le caselle andranno al loro posto e l’architettura di questa folle avventura sarà svelata.
«2120 ha un’idea semplice alla base, ma complessa nello sviluppo. Mette a durissima prova la tranquillità del lettore che, dopo averlo concluso, sa di aver trovato un nuovo libro preferito. Uno di quei libri che credi di aver letto e compreso solo tu» — Ratigher
BRICK #4: CULTO
di Nicolò Pellizzon
Culto è un mistero a cui essere ammessi, entrare in questo libro significa rischiare di percepire qualcosa che da sempre è nascosto. Indagare cosa è appena al di là del velo magico ma incredibilmente organico che ci separa dalle altre realtà.
Rigoglioso ma anche secco, il mondo visivo di Culto scaturisce da un’attenta pulitura, scrematura dell’inaudita mole di immagini che ci crollano addosso ogni giorno. Nicolò Pellizzon, come un paleontologo “memetico”, scava intorno ad impronte riportando alla luce le storie e le origini di forme che conosciamo ma che non ancora capiamo.
Episodi notturni, antiche iscrizioni, eleganti interni vissuti da giovani corpi nudi incapaci di vivere solo nella nostra dimensione, raccontano la presenza costante e necessaria di un altrove a cui non si accede, ma in cui si è immersi per naturale magia. Un incantesimo né buono né cattivo, vero come la carne, il legno e l’acqua.
«L’esperienza di lettura di Nicolò Pellizzon è qualcosa di accostabile al mistico, senza catarsi finale. Ogni trama apre ad innumerevoli vie d’uscita: per questo può, a volte, aprire la mente a nuovi orizzonti» — Discorsivo.it
BRICK #5: SCOLLATURA PROFONDA
di Conor Stechschulte
Una notte di pioggia, dopo un incidente con l’auto, Glen si ritrova ospite a casa di una strana coppia. E riceve un’offerta che non può rifiutare… Il graphic novel che ha rivelato definitivamente il talento dell’americano Conor Stechschulte. Un thriller psicologico mozzafiato che procede con continui colpi di scena, un viaggio nella paranoia e nelle tecniche di controllo della mente, una trama vertiginosa accompagnata da un uso sofisticato del linguaggio del fumetto. Scollatura profonda è diventato anche un film, il cult Ultrasound, acclamato al Tribeca Film Fest e al Fright Fest e salutato come “il mindfuck dell’anno”. Di ritorno dal matrimonio di un amico, a tarda notte durante un forte temporale, Glen resta a piedi con l’auto. Bussa alla porta dell’unica casa che vede e viene accolto da Arthur, un uomo di mezza età, e dalla sua attraente e giovane moglie, Cyndi. La strana coppia gli offre molti drink, seguiti da strane confessioni e da un’offerta inaspettata che Glen non può rifiutare. Scollatura profonda inizia così e prosegue poi con continui stravolgimenti e colpi di scena, grazie a una trama vertiginosa che coinvolge il controllo mentale, segreti governativi, paranoia, induzione alla follia e intrighi politici, rimanendo sempre un passo avanti al lettore. L’uso del colore in senso narrativo e la padronanza delle griglie e delle tecniche del fumetto danno vita ad un thriller fantascientifico mozzafiato: un gioco ad incastri tanto sofisticato da spingerti a rileggerlo appena lo avrai concluso. Questo graphic novel dell’americano Conor Stechschulte, con il titolo originale Ultrasound, è diventato anche un film: un acclamato lungometraggio diretto da Robert Schroeder e interpretato da Vincent Kartheiser (Mad Men), da una sceneggiatura dello stesso Stechschulte. Il film è stato accolto con grande entusiasmo al Tribeca Film Fest 2021 e al Frightfest 2021, e il critico Nanni Cobretti de I 400 Calci lo ha definito il “mindfuck dell’anno”.
«Cos’è che rende certi fumetti migliori rispetto ad altri? … Una delle risposte che mi do più di frequente è che hanno una marcia in più quelle opere in cui ogni mezzo (testi, disegni, stampa, ecc.) contribuisce con la stessa dignità alla creazione di un unicum compatto e indivisibile. E Scollatura profonda appartiene senz’altro a questa categoria» — Just Indie Comics, Gabriele Di Fazio
BRICK #6: PAMMA
di Rambo Pavone
L’esordio folgorante di un grande talento emergente del fumetto italiano, selezionato nella collana Brick attraverso la prima call per nuovi autori lanciata da Coconino Press nel 2021.
Una ragazzina 12enne, bulli a scuola, uccelli magici, robot, alieni e mostri giganti: un’avventura coloratissima e dal ritmo ultraveloce, tra Go Nagai, Tezuka e South Park, tra il nonsense e il demenziale.
“Sublimi idiozie e serissime assurdità: in Pamma non ci sono momenti educati né bilanciati, quello del libro è un mondo bambino, è tutto sopra le righe, tanto folle da creare una limpida coerenza per eccesso. Rambo Pavone fa fumetti con un solo strumento, che sa usare benissimo: il lanciafiamme”. (Ratigher)
Pamma ha dodici anni e si è appena trasferita in città e nella nuova scuola. La vita di classe scorre tra atti di bullismo e primi palpiti del cuore, ma tutto deflagra quando, durante una bizzarra gita
al circo, un attacco terroristico trucida centinaia di persone e dai fumi dell’esplosione sorge un mostro robot profumato al cacao! Inizia uno scontro titanico tra l’esercito invasore alieno e le forze della Terra, una battaglia che coinvolge i personaggi più strambi, i mostri più nevrotici, le professoresse più disinibite. Pamma in questa lotta scoprirà di essere molto più di quel che immagina e di poter decidere le sorti del conflitto: ma dovrà anche capire cosa sia il “Bene” e cosa il “Male”, e per quale schieramento valga la pena combattere.
Scoperto da Coconino Press attraverso la prima call per nuovi autori lanciata nel 2021, Rambo Pavone approda a un fumetto d’esordio coloratissimo e pop che si distingue per la freschezza dell’immaginazione, per il ritmo del racconto, per la dinamica composizione delle tavole e per la vivace inventiva del linguaggio. Come dice l’insegnante di Pamma, la professoressa Renolla: “I polsi sono sempre e comunque più veloci. Ricordate, sempre. Quindi, se alcune gambe sono di acqua? Cosa si può dedurre? … Vi do un indizio: il tonno!”.
«Ho voluto creare questa storia come se fosse stata inventata da un bambino» — Rambo Pavone
BRICK #7: AARON
di Ben Gijsemans
Il resoconto implacabile di come una vita ordinaria possa deragliare seguendo una pulsione inconfessata. Un’opera intensa e spiazzante, sorretta da una formidabile padronanza di linguaggio.
Aaron è uno studente universitario di vent’anni che trascorre l’estate a studiare, confinato nella sua stanza. Ma ha altre cose per la testa. Amici, amori, il futuro che gli si apre davanti: passa tutto in secondo piano. Neanche i suoi amati fumetti di supereroi riescono più a distrarlo. L’unica attività che lo placa è osservare dalla finestra un ragazzino che gioca a calcio sotto casa, tutto solo. Emerge pian piano un’attrazione tanto inaccettabile quanto impossibile da ignorare. Come reagire, a chi dirlo? Si può continuare a negare ciò che già si sa? Aaron si sta realmente trasformando in un mostro?
Ben Gijsemans scandaglia le profondità dell’animo umano, prendendo di petto il tabù più intollerabile.
L’inquietudine che ribolle silenziosamente sotto la pelle, lo scontro tra attrazione e disgusto, rassegnazione e riluttanza, accettazione e rifiuto di sé, sono ritratti con un segno meticoloso che trova ispirazione nell’età d’oro delle strisce a fumetti per arrivare fino alle forme più consapevoli dell’avanguardia.
«Accuratamente studiato, rifinito, perfezionista e sottile, ma anche insopportabile e straziante». — Bruzz
BRICK #8: THE CAGE
di Martin Vaughn-James
Pubblicato per la prima volta nel 1975, The Cage era una graphic novel prima che esistesse questa definizione. Criptico e inquietante, rinuncia alla narrazione tradizionale a favore dell’atmosfera, guidandoci attraverso una serie labirintica di strutture fatiscenti, stanze disordinate e paesaggi desolati, mentre il tempo rimbalza avanti e indietro. Dentro i confini della gabbia, osserviamo l’umanità solo attraverso le sue tracce: una sequenza di oggetti scartati scandita da un’assordante cacofonia di respiri, grida e silenzio inquietante. Questa prima edizione italiana include un’introduzione del maestro del fumetto Seth, e uno straordinario saggio di Thierry Groensteen arricchito dai materiali di lavorazione originali dell’autore.
«Non uso la parola “capolavoro” con leggerezza. Penso che The Cage sia un capolavoro del fumetto» — Seth
BRICK #9: GATTO PERNUCCI
di Juta
Gatto Pernucci è un pupazzo. Eppure Gatto Pernucci, senza arti e senza voce, vive veramente tra noi riempiendo l’esistenza di almeno tre generazioni di consumatori, fino a quando, all’improvviso, Gatto Pernucci muore. In un viaggio a ritroso intimo e allucinante scopriremo cosa ha portato alla morte del buffo personaggio, chi erano i suoi amici e i suoi nemici e cosa si cela dietro la tenerezza e la violenza latente che risuonano dietro ogni inquadratura di questo racconto unico.
«Lo stile di Juta è unico, sintetico, a tratti infantile. Le luci e le ombre ci sembrano in alcuni momenti familiari e in altri aliene. Rappresentando così alla perfezione l’ambiguità del reale che a volte ci spaventa e a volte ci commuove» — ZUZU
«Una collana editoriale come Brick, se presa con estrema serietà e sprezzo del pericolo (economico), rappresenta la possibilità di creare una città utopistica. Ogni libro è un edificio costruito con l’unico criterio di differire dai precedenti ma di avere nella sua struttura e nei suoi abitanti fondamenta che permettano a questo villaggio in divenire di vivere in armonia. Armonia continuamente sfidata dalla sempre maggiore diversità che ogni pezzo alimenta. Se la collana sarà un luogo visitato, consigliato, appuntato come possibile gita da sempre più lettori, vorrà dire allora che avremo costruito qualcosa di utile. Non utile come un ombrello, utile come la pioggia.»
Ratigher
I volumi della collana Brick esposti in Cantiere Fumetto:
BRICK #1 – EL DORADO di Tobias Tycho Schalken
BRICK #2 – JUNGLE JUSTICE di Lise & Talami
BRICK #3 – 2120 di George Wylesol
BRICK #4 – CULTO di Nicolò Pellizzon
BRICK #5 – SCOLLATURA PROFONDA di Conor Stechschulte
BRICK #6 – PAMMA di Rambo Pavone
BRICK #7 – AARON di Ben Gijsemans
BRICK #8 – THE CAGE di Martin Vaughn-James
BRICK #9 – GATTO PERNUCCI di Juta
Cantiere Fumetto è un progetto espositivo realizzato da Associazione URCA con il sostegno della Camera di Commercio di Bari. La prima edizione del progetto è stata dedicata a BRICK, collana a fumetti edita da Coconino Press e curata da Ratigher.